Il classico paradigma che vedeva correlati i tassi di interesse ai tassi di crescita e a quelli dell'inflazione, non esiste più nell'economia moderna, in quanto devono essere necessariamente considerati altri fattori, quali gli effetti della globalizzazione e l'evoluzione tecnologica.
La globalizzazione genera competitività e la conseguente riduzione del costo del lavoro, mentre la tecnologia permette l'abbassamento dei costi energetici; entrambi i fattori , quindi, contrastano il fenomeno inflazionistico e l'incremento dei tassi di interesse.
In tale scenario, la Banca Centrale Europea ha confermato l'attuale basso livello dei tassi di interesse anche a fronte del consolidamento della ripresa economica.
Tuttavia, nel corso della prossima estate la BCE dovrebbe ridurre, fino ad azzerare, il programma di Quantitative Easing e, pertanto, l'andamento dei tassi dell'Unione Europea potrebbe tendere ad una maggiore volatilità.
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