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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Le innovazioni tecnologiche proprietarie: il maggior driver di crescita del prossimo futuro

Si è conclusa per EY la 16esima edizione di Global Capital Confidence Barometer, indagine condotta su 2.300 dirigenti di 43 paesi, dalla quale emerge chiaramente la convinzione di un miglioramento del già fiorente mercato dell'M&A e che tale sviluppo punterà su un driver essenziale: le innovazioni tecnologiche proprietarie . Sono queste che permetteranno il consolidamento della quota di mercato delle aziende nonché l'ingresso in nuovi mercati geografici e la conseguente crescita. Un fattore importante per i manager rimane quello dell' outsourcing delle attività routinarie ,  in grado di migliorare i rendimenti e di focalizzarsi sul proprio core business. Tra i primi fattori da esternalizzare vi sono le funzioni finanziarie e l'information technology. Questi i mercati in cui si investirà di più, in ordine di importanza: 1) Stati Uniti ,  2) Cina,  3) Gran Bretagna,  4) Germania,  5) Canada,  6) Francia,  7) Brasile,  8) Australia,  9) Ind

Responsabilità dell'amministratore e Differenza dei Netti Patrimoniali

La continuazione dell'attività sociale successivamente alla perdita dei requisiti minimi di capitale imposti dalla legge, integra una condotta indebita da parte dell'amministratore. Tale condotta, in caso di azione esperita nei suoi confronti, può originare una responsabilità patrimoniale ed un conseguente danno al ceto creditorio che, in giudizio, viene sovente quantificato attraverso il ricorso al criterio della differenza dei netti patrimoniali. In base a tale criterio, il danno attribuibile agli amministratori (nonché ai componenti degli organi di controllo) viene calcolato dalla differenza tra due grandezze poste a confronto   - il deficit patrimoniale esistente alla data della perdita dei requisiti minimi di capitale; - il deficit patrimoniale esistente alla data di dichiarazione dell'insolvenza. Sull'argomento si è recentemente espresso il Tribunale di Milano (sentenza n. 786/2017) cogliendo l'opportunità per evidenziare e ribadire, tra gli

Le aziende bolognesi acquisite dai Private Equity nel 2016

Il sedicesimo Rapporto dell’Osservatorio PEM ha evidenziato il ritorno dell'attività dei fondi di Private Equity a livelli pre-crisi con circa 100 operazioni concluse nel corso del 2016. La tipica operazione è stata quella del Buyout (77% del totale), ossia un intervento di maggioranza finalizzato sostanzialmente a rilevare la precedente proprietà, favorendo il passaggio generazionale o la transizione da una gestione familiare a una manageriale; l'investimento dei fondi ha riguardato prettamente il settore dei prodotti per l'industria e ha interessato società con ricavi medi pari a circa 40 milioni e con un centinaio di dipendenti. Il valore medio del deal è stato pari a 81,5 milioni, corrispondente ad un multiplo medio di 7,9 volte l'EBITDA . Come di consueto, le operazioni hanno riguardato prevalentemente le zone maggiormente industrializzate del nostro paese (39% Lombardia, 14% Veneto, 10% Emilia Romagna, 10% Piemonte). Le operazioni effettuate in Emilia Romagna s

BCE: come cambieranno i tassi di interesse

Il classico paradigma che vedeva correlati i tassi di interesse ai tassi di crescita e a quelli dell'inflazione, non esiste più nell'economia moderna, in quanto devono essere necessariamente considerati altri fattori, quali gli effetti della globalizzazione e l'evoluzione tecnologica. La globalizzazione genera competitività e la conseguente riduzione del costo del lavoro, mentre la tecnologia permette l'abbassamento dei costi energetici; entrambi i fattori , quindi, contrastano il fenomeno inflazionistico e l'incremento dei tassi di interesse. In tale scenario, la Banca Centrale Europea ha confermato l'attuale basso livello dei tassi di interesse anche a fronte del consolidamento della ripresa economica .  Tuttavia, nel corso della prossima estate la BCE dovrebbe ridurre, fino ad azzerare, il programma di Quantitative Easing e, pertanto, l'andamento dei tassi dell'Unione Europea potrebbe tendere ad una maggiore volatilità .

Quando l’inadempimento contrattuale costituisce reato

La Cassazione Penale (sent. n. 18821/2017) ha recentemente chiarito le circostanze in cui l’inadempimento ad un contratto di compravendita, da parte del venditore, integra fattispecie penale di truffa. Nel caso in esame, il venditore, dopo aver ricevuto una caparra a fronte di un ordine ricevuto on-line , non ha dato corso alla consegna del bene e si è reso irrintracciabile ai successivi tentativi di contatto da parte dell’acquirente. In primo grado l’imputato era stato condannato per truffa (art. 640 c.p.) e in sede di appello la condanna era stata riqualificata come insolvenza fraudolenta (art. 641 c.p.).  A seguito di ricorso da parte del medesimo imputato, la Suprema Corte metteva in luce come nella giurisprudenza di legittimità sia pacifica “ l'affermazione che sussiste l'ipotesi della truffa e non dell'insolvenza fraudolenta […] quando l'inadempimento contrattuale sia l'effetto di un precostituito proposito fraudolento ”. Pertanto “ deve ritenersi integr

M&A nel settore cosmetico

Il settore della cosmetica in Italia è rappresentato da aziende titolari di importanti marchi di nicchia ma caratterizzate da dimensioni relativamente piccole . Le prime 20 società in ordine di fatturato rappresentano infatti soltanto un terzo dell’intero mercato interno. Sul fronte del mercato internazionale, la cosmetica, soprattutto quella legata al make-up e alle fragranze, sta vivendo un momento di grande sviluppo. Stante l’attuale scenario economico, le aziende del settore dovranno investire in modo deciso in qualità, innovazione e nel digitale per raggiungere i consumatori più lontani e sofisticati e dovranno dotarsi di un management adeguato per poter competere nel contesto internazionale. In questo processo di costante crescita delle operazioni di M&A e di sempre maggior interesse, oltre che da parte degli investitori corporate , anche degli investitori finanziari che ad oggi non sono ancora intervenuti massicciamente nelle acquisizioni, l’Italia gioc

Le operazioni di M&A in Europa nel 2016

Il più elevato numero di operazioni di Merger and Acquisition nel corso del 2016 è avvenuto in Europa. E’ il dato emerso a margine della nona edizione dell’“European M&A Study" Nonostante tale primato, tuttavia, il valore degli M&A europei è risultato complessivamente inferiore a quello degli anni precedenti. Due particolarità che emergono dallo studio sono il ricorrere di particolari condizioni contrattuali:  la forte presenza di “earn-out” , ossia le clausole che prevedono che parti del prezzo  di vendita vengano corrisposte solo al raggiungimento di determinati obiettivi economico-finanziari da parte della società target la frequenza di polizze “Warranty & Indemnity” a favore dell’acquirente , ossia  di polizze assicurative che garantiscono quest’ultimo contro eventuali passività legate all'operazione

LA DEFINIZIONE DELLE LITI FISCALI PENDENTI

L’art. 11 della “manovra correttiva” (D.L. n. 50/2017) ripropone una forma di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti in ogni stato e grado di giudizio in cui è parte l’Agenzia delle Entrate. La misura, che pone un rimedio alla discriminazione tra controversie sottoposte al giudice tributario rispetto a quelle iscritte a ruolo e quindi oggetto della precedente rottamazione scaduta il 21 aprile scorso, presenta tuttavia diverse criticità, tra le quali la previsione di sole tre rate per il pagamento delle somme dovute, la mancata distinzione tra le liti in ragione del loro esito nei gradi pregressi come pure il salato ammontare del 40% delle somme nelle liti sulle sole sanzioni. Le controversie definibili sono solo quelle in cui e' parte l'agenzia delle entrate, escluse, quindi, ad esempio, quelle con l’Agenzia delle dogane. I contribuente per aderire dovrà corrispondere tutti gli importi evidenziati nell’atto impugnato e gli interessi da ritardata i

Ampliamento dello split payment

Il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 cd. "Manovra correttiva", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2017 (in attesa di conversione) amplia, a decorrere dal 1/07/2017, la platea dei soggetti a cui si applica il regime cd. split payment, in particolare: tutte le pubbliche amministrazioni e gli enti all’articolo 1, comma 2 , contemplati nella legge 196/2009, vale a dire quelle strutture che sono soggette alla fatturazione elettronica obbligatoria;  le società controllate direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dai ministeri nonché dagli enti pubblici territoriali (regioni, province, città metropolitane, comuni, unioni di comuni);  le società controllate direttamente o indirettamente dalle organizzazioni di cui ai punti precedenti;  tutte le società quotate inserite nel Ftse Mib della Borsa italiana (il limite dello specifico elenco del mercato azionario potrà comunque, essere modificato con decreto dal ministro dell’Economia

Nuovo termine di registrazione e esercizio della detrazione ai fini IVA

Riduzione del termine per la  registrazione e l'esercizio della detrazione ai fini IVA . Il de creto-legge 24 aprile 2017, n. 50 cd. "Manovra correttiva", pubblicato sulla  Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2017 (in attesa di conversione), è intervenuto sulla disciplina del termine di registrazione e esercizio della detrazione ai fini IVA . Secondo il nuovo comma 1 dell’art. 19 D.P.R. n. 633/1972, i l diritto alla  detrazione  sorge nel momento in cui l’imposta diviene esigibile e può essere esercitato, al più tardi, con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto medesimo è sorto. Ai sensi dell’art. 6, comma 5, del D.P.R. n. 633/1972, l ’esigibilità  coincide, di regola, con  l’effettuazione dell’operazione  (consegna o spedizione per i beni mobili, pagamento o emissione della fattura per le prestazioni di servizio). E' stato modificato anche l’art. 25, comma 1, D.P.R. n. 633/1972, con la previsione che i documenti d’acquisto (f